Il nostro sito utilizza cookie tecnici. Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per il miglioramento dell'esperienza e la misurazione come specificato nella "cookie policy".
Il rifiuto del consenso può rendere non disponibile le relative funzioni. Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento.
Proseguendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie.

Cookie Policy

PersonalizzaAccetta
CHIUDI
  • Chiudi
  • IT

Dispendio energetico del mining, opportunità e soluzioni

Pubblicato il 10.05.2024
Quando parliamo di criptovalute, il primo pensiero va spesso all'innovazione tecnologica che hanno portato. Tuttavia, sotto la superficie scintillante, si nasconde un problema non da poco: il loro consumo energetico è stratosferico. Sapevi che l'attività di mining di Bitcoin consuma quanto un'intera nazione media europea? Sì, hai letto bene. Le stime suggeriscono che Bitcoin da solo richieda oltre 133 terawattora di elettricità all'anno. A paragone, paesi come la Svezia consumano leggermente meno energia annualmente.

Molte delle operazioni di mining si sono concentrate in paesi dove l'energia è meno costosa, come la Cina, che ha sfruttato principalmente il carbone per alimentare questa attività. Questo ha provocato un enorme carico ambientale, dato che circa il 60% dell'energia usata per il mining proveniva da combustibili fossili.

Però c'è anche chi cerca di cambiare rotta. Con la crescente pressione per una maggiore sostenibilità, si sta assistendo a un trasferimento delle operazioni di mining in paesi con maggior accesso a fonti di energia rinnovabile, come gli Stati Uniti e il Canada. Qui, l'energia idroelettrica, per esempio, sta diventando una scelta popolare tra i miners.

Eppure, nonostante questi sforzi, il dibattito rimane acceso. La questione principale resta: è possibile mantenere il boom delle criptovalute senza sacrificare il nostro pianeta? Solo il tempo dirà se le innovazioni tecnologiche riusciranno a ridurre l'impatto ambientale del mining, trasformandolo in un'attività sostenibile.


Tecnologie e strategie per un mining più sostenibile

Oltre alla scelta di utilizzare le fonti rinnovabili, l'innovazione tecnologica porta alla ribalta sistemi come il "proof of stake", una metodologia alternativa al classico "proof of work" che riduce notevolmente il dispendio energetico. Questo sistema non richiede la potenza di calcolo massiva tipica del mining tradizionale, ma si basa piuttosto sulla partecipazione degli utenti alla rete, che "mettono in gioco" le loro criptovalute per avere la possibilità di validare le transazioni.

Le aziende sono anche spinte a considerare la tracciabilità dell'energia utilizzata, spingendo per una maggiore trasparenza e la certificazione che l'energia impiegata provenga da fonti rinnovabili. Questo non solo migliora l'impatto ambientale, ma aumenta anche la reputazione delle aziende nel settore, rendendole più attraenti agli occhi di investitori e consumatori consapevoli.

In questo contesto, l'innovazione nel settore del mining potrebbe non solo risolvere i problemi attuali, ma anche guidare il cambiamento in altri settori industriali, dimostrando che un alto consumo energetico e sostenibilità possono andare di pari passo.


Sfruttare le centrali idroelettriche per un mining più sostenibile

Nel panorama del mining di criptovalute, l'Italia si sta distinguendo per un approccio innovativo e sostenibile grazie all'utilizzo delle centrali idroelettriche. Un'impresa italiana ha implementato una soluzione eccezionale per il mining di Bitcoin, sfruttando le centrali idroelettriche dismesse o poco utilizzate. Questo metodo non solo riduce significativamente i costi energetici, ma contribuisce anche a mantenere un basso impatto ambientale

Le mining farm, installate nelle centrali idroelettriche del nord Italia, beneficiano dell'energia pulita e rinnovabile generata dall'acqua, specialmente in zone ricche di fiumi e montagne. Queste zone offrono una risorsa energetica costante e affidabile, ideale per il dispendioso processo di mining. La startup Alps Blockchain ha giocato un ruolo chiave in questo processo, installando infrastrutture di mining che operano in sinergia con le dinamiche delle centrali, massimizzando l'efficienza energetica senza richiedere conoscenze specifiche di blockchain da parte dei gestori delle centrali.

Questa iniziativa non solo dimostra la fattibilità di un mining di Bitcoin eco-compatibile, ma rappresenta anche un modello di come le tecnologie blockchain possono integrarsi armoniosamente con le strategie di energia rinnovabile, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e promuovendo l'uso di energie pulite

I nostri marchi

Tutti i contenuti sono di proprietà Energy DueGi srl

Cookie Policy
Ready Pro ecommerce